Conoscete la storia dei Martinitt?

L’orfanotrofiio dei Martinitt risale al 1532

L'Istituto dei Martinitt è uno degli enti più antichi di Milano perché è stato istituito nel 1532.

È nato per volontà di Girolamo Emiliani (poi fatto santo), per aiutare i bambini e i ragazzi poveri orfani (anche di un genitore) o abbandonati.

DIFFERENZA TRA MARTINITT E STELLINE

L'istituto dei Martinitt era riservato ai maschi: le bambine povere orfane o abbandonate di Milano dovettero aspettare fino al 1753, quando venne fondato l'istituto Le Stelline, che svolse la stessa funzione, ma con qualche variazione legata al genere: le ragazze venivano avviate a lavori considerati più adatti a loro, come la maestra.

LA SEDE ATTUALE

Adesso l'Istituto dei Martinitt si trova in via Pitteri, proprio davanti al capolinea della 75.

Parentesi per i non milanesi: la 75 è un autobus. Davanti ai nomi (numeri) dei bus qui si mette l'articolo femminile. Qualcuno pensa che sia un retaggio di quando venivano indicati con le lettere.

Torniamo ai nostri Martinitt. Dicevamo che si trovano davanti al capolinea della 75, che ferma vicino alla chiesa dell’istituto, costruita nel 1932. Se ci andate, all’esterno potete vedere andare il cartellone con il programma del teatro.

CHE COSA FANNO IN QUESTO ENTE?

Eh sì, perché l'Istituto esiste ancora e continua a fare quello che ha sempre fatto, pur con qualche modifica dovuta al cambiamento dei tempi. Per esempio, si occupano di bambini o di ragazzi che il Tribunale dei Minori ha tolto ai genitori o che sono in difficoltà. Lo fa sì dando loro vitto e alloggio, ma soprattutto fornendo loro un'istruzione e facendogli fare dei corsi di formazione professionale.

Martinitt famosi

Questo è sempre stato uno punti di forza dell'ente: insegnare ai ragazzi un mestiere. Un tempo, la formazione durava fino ai 14 anni. Dopodiché venivano mandati a fare pratica sul campo presso le aziende.

Alcuni di loro hanno avuto molto successo nella vita.

Probabilmente, il caso più noto è quello di Angelo Rizzoli. Qui imparò a fare il tipografo e poi, come forse sapete, fondò la casa editrice cui diede il suo nome e che oggi fa parte del gruppo RCS.

Il figlio di Angelo Rizzoli, Andrea, è stato presidente del Milan e proprio in questi giorni ricorre l'anniversario della fondazione del club.

Al contrario, il padre era un ciabattino poverissimo che morì prima della sua nascita.

Un altro martinitt illustre è stato Leonardo Del Vecchio, il fondatore della Luxottica. La madre vedova scrisse all'orfanotrofio per supplicarlo di accogliere il figlio perché rischiava di diventare un ragazzo di strada e, quindi, di diventare uno sbandato. Lei non poteva stargli dietro perché doveva lavorare tutto il giorno. La richiesta fu accolta e lui divenne Leonardo Del Vecchio.

I motivi del successo

Del resto, questi ragazzi erano molto richiesti dalle attività commerciali. Un po' per la loro abilità e un po' per la severità dell'istituto. Chi non si comportava bene, anche senza esagerare, veniva rinchiuso nel «camarino». Oppure non poteva uscire durante le vacanze di Natale.

Quando sono andato a visitare la struttura, un ex ospite dell'orfanotrofio ha spiegato che alla mattina avevano sei minuti per alzarsi, vestirsi e rifare il letto.

MARTINITT E CULTURA

Quel giorno abbiamo visto anche il museo, che si occupa anche del patrimonio culturale delle Stelline e del Pio Albergo Trivulzio.

Questo museo, aperto nel 2009, custodisce gli archivi storici dei tre istituti e i documenti presenti vanno dal 1800 al 1960.

I Martinitt hanno anche una biblioteca, composta da più di ventimila libri.

Inoltre, è possibile partecipare alla simulazione di una lezione scolastica che si tenne qui.

Prima abbiamo visto che c'è un teatro. Menzioniamo anche la banda musicale, fondata nel 1861. Si chiama, appunto, Banda dei Martinitt. Ne fanno parte 37 musicisti professionisti.

Per quanto riguarda la cultura e il tempo libero, ci sono anche un cinema e una sezione eventi.

ETIMOLOGIA

Martinitt a Milano era quasi un sinonimo di orfano. Ma da dove viene questa parola?

L'etimologia è legata alla chiesa di San Martino, che si trovava tra via Manzoni e via Morone. Infatti, Girolamo Emiliani, un frate veneziano di origini nobili, aprì qui la prima sede dell'istituto

Altra nota sulla lingua meneghina: il suffisso -itt si utilizza per formare i diminutivi. Corrisponde grosso modo all'italiano -ino.

FRANCESCO II SFORZA

Nel 1532 sul trono del Ducato di Milano c'era Francesco II Sforza, figlio di Ludovico il Moro e di Beatrice d'Este. INel 1535, alla morte del legittimo sovrano, Carlo V annesse il territorio milanese perché Francesco spirò senza eredi legittimi. Il Duca se ne andò poco dopo aver sposato la principessa Cristina di Danimarca (1534).

Di salute cagionevole, si dimostrò coraggioso e illuminato. Ricordiamo i provvedimenti che posero fine alla discriminazione degli ebrei. Pertanto, non c'è da stupirsi che abbia aiutato Girolamo Emiliani nel progetto Martinitt.

Quegli anni furono terribili per il Ducato di Milano. Invasioni, battaglie, saccheggi, carestie, epidemie. Basta pensare alla peste del 1524, la prima delle tre pesti. Fu devastante: parlano di 50.000 morti su una popolazione di 100.000. Durante questa epidemia venne utilizzato per la prima volta il Lazzaretto di Porta Venezia. La seconda è la peste carlina (1576), di cui abbiamo parlato nell'articolo sulle colonne votive. Infine, la terza è quella del Manzoni.

In Signori di Milano. Dai Visconti agli Sforza. Storia e segreti, Guido Lopez ha scritto che Francesco, dapprima destinato alla vita monastica, si dimostrò un duca migliore rispetto al fratello Massimiliano, che aveva regnato prima di lui. Una curiosità sul predecessore di Francesco II: era stato battezzato come Ercole, ma poi gli cambiarono il nome in Massimiliano. Perché lo fecero? Per ingraziarsi l'Imperatore.

LE ALTRE SEDI

Nel 1772, per ordine dell'Imperatrice Maria Teresa, ci fu il trasferimento dei Martinitt nel convento San Pietro in Gessate. E a proposito di quella zona (siamo vicino a Porta Vittoria), questi ragazzi parteciparono come staffette alle Cinque Giornate di Milano.

Nel 1796 Napoleone li sfrattò perché doveva metterci i soldati. Allora, si trasferirono in Brera. Nel 1803 tornarono.

I Martinitt sono in via Pitteri dal 1931

I MARTINITT OGGI

Wikipedia scrive che nel 1971 l'ente è diventato l'Azienda di servizi alla persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio.

Sul sito di quest’ultimo si legge:

Gli Istituti Milanesi Martinitt e Stelline si occupano dell’accoglienza, protezione, mantenimento, istruzione, sviluppo psicofisico e formazione professionale dei minori in difficoltà.

Le Comunità accolgono bambini e adolescenti temporaneamente privi dei riferimenti familiari o allontanati dalla famiglia dal Tribunale dei Minori […] favorendo, dove possibile, i contatti con la famiglia di origine.

Il Servizio di Pronto Intervento accoglie Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) e minori segnalati dal Ministero di Grazia e Giustizia.

Per i giovani maggiorenni viene messa a disposizione l’accoglienza in appartamenti del Progetto Housing Sociale. Le giovani, invece, con Decreto di Prosieguo Amministrativo, possono essere accolte al Pensionato Femminile “Alloggio per l’autonomia” che garantisce la presa in carico educativa.

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