Perché il comune di Gorla Precotto fu effimero?

Il comune di Gorla Precotto sorgeva lungo la Martesana

Parliamo del comune di Gorla Precotto. Lo facciamo perché si ricollega a uno dei nostri leitmotiv del 2023: la nascita di Milano così come è adesso per riguarda i confini (la Grande Milano). Infatti, quest'anno ricorrevano due anniversari: il centocinquantesimo dell'annessione di Corpi Santi (1873) e il centesimo di quella dei comuni che al tempo confinavano con Milano e adesso sono suoi quartieri (1923).

IL COMUNE DI GORLA PRECOTTO

Uno di questi comuni era proprio Gorla Precotto e ha una storia particolare.

Venne istituito nel 1920, quando Gorla Primo, chiamato così per distinguerlo da Gorla Maggiore e da Gorla Minore, entrambi in provincia di Varese, e Precotto si unirono per preservare la propria autonomia, ma alla fine non servì a nulla perché furono assorbiti lo stesso.

La loro unione fu fittizia, le due realtà non si armonizzarono ed entrambe erano sempre più legate al capoluogo. E allora il comune di Gorla Precotto sparì dopo tre anni dalla nascita ed entrò a far parte di Milano.

Come abbiamo già visto, anche Napoleone li aveva dati a Milano, ma gli Asburgo, quando tornarono, cancellarono il procedimento dell'Imperatore e ripristinarono i due comuni.

GORLA

Gorla era una sorta di "piccola Parigi" per via delle belle ville affacciate sul canale. Tuttavia, a partire dalla fine dell’Ottocento, la componente operaia crebbe a causa delle nuove fabbriche.

PRECOTTO

Nel contempo, Precotto, tradizionalmente terra di contadini, si allontanava sempre più dalla sua natura rurale. La costruzione del grande viale e della linea ferroviaria rappresentò un punto di svolta nella sua evoluzione.

Etimologia

Viene citato già nel XII secolo, quando compare come "Pulcoctum", derivante da "praedium" e "coctus". Il nome Indicava l'esistenza di fornaci e la produzione di laterizi. Esiste un'altra etimologia: pret cott, prete cotto. Sarebbe un riferimento a un prete arso vivo nel XIII secolo. Ma sembra sia uno scherzo.

El sindich de Precott

A proposito di cose ilari, ricordiamo il brano El sindich de Precott, secondo alcuni una presa in giro degli abitanti dei paesi fuori Milano. Le versioni più celebri sono quella dei Gufi e quella di Nanni Svampa. Tuttavia, è probabile che sia una canzone da osteria e che appartenga al patrimonio delle canzoni popolari lombarde. Loro avrebbero avuto il merito di rimetterla in circolo

In ogni caso, ecco il testo.

El sindich de Precòtt a porta Magenta

l’han menàa via perché n’ha bevúu ‘na brenta

ohèj l’è bell e l’è bon e l’è san

l’è san come on corall

viva la macchina viva la macchina

ohèj l’è bell e l’è bon e l’è san

l’è san come on corall

viva la macchina che taja giò el salamm

El sindich de Precòtt a porta Vigentina

l’han menàa via perchè l’ha robàa ‘na gajna

ohèj l’è bell e l’è bon e l’è san

l’è san come on corall

viva la macchina viva la macchina

ohèj l’è bell e l’è bon e l’è san

l’è san come on corall

viva la macchina che taja giò el salamm

El sindich de Precòtt in cors Vercelli

l’han menàa via perchè l’ha robàa i piselli

ohèj l’è bell e l’è bon e l’è san

l’è san come on corall

viva la macchina viva la macchina

ohèj l’è bell e l’è bon e l’è san

l’è san come on corall

viva la macchina del giazz artificial

20 OTTOBRE 1944

Il 20 ottobre 1944 una bomba colpì la scuola elementare di Gorla, che adesso si chiama proprio Piccoli Martiri, causando la perdita di molte vite umane (184 bambini, 14 maestre, 4 commesse e un’assistente sanitaria). Le cicatrici di quel giorno sono ancor oggi palpabili nella memoria del luogo. Consigliamo di andare a vedere il monumento funebre che è stato eretto in onore delle vittime. Sotto c'è il sacrario. Si trova vicino alla Martesana.

Nello stesso giorno, anche su una scuola elementare di Precotto cadde un ordigno. L’istituto si chiamava Rosmini e srovava in viale Monza 255. Successivamente è stato ricostruito in via Mattei. Il bilancio fu di tre morti: due bidelle e un genitore, il signor Lecchi. Quest’ultimo era ritornato per accertarsi che nessuno fosse stato lasciato indietro. L’edificio c’è ancora.

LA SITUAZIONE ODIERNA

Oggi, a un secolo dall'annessione, Gorla e Precotto, situati ella porzione nord-est della città, mantengono la loro identità di "quartiere-paese", dove le parrocchie, ad esempio San Michele Arcangelo, le trattorie, ad esempio quella dove hanno inventato un amaro, i negozi storici, le cooperative e le associazioni hanno un ruolo importante. Tanti anche gli stranieri.

Le tracce del passato rurale si manifestano oggi attraverso cascine antiche e una chiesetta isolata, che coesistono con viale Monza, uno degli assi principali della città. Da una parte l'anima da borgo, da paese. Dall'altra la vivacità della metropoli meneghina.

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