Milano, i fumetti e le fumetterie

Milano è piena di fumetterie


A Milano ci sono molte fumetterie. Vediamo quelle più importanti.


I NEGOZI DI FUMETTI DI MILANO


  • Bonelli.
    Indirizzo: viale Coni Zugna 8
    Mm2 Sant'Agostino.
    Come si intuisce dal nome, è specializzata in opere stampate da questo editore. Chi ama Tex Willer, Zagor eccetera non può non venire qui.


  • Yamato Shop.
    Si trova in via Tadino al 5, nel quartiere Lazzaretto, molto vicina a piazza Oberdan (Mm1 Porta Venezia). È un punto di riferimento per gli appassionati di manga. E anche per i nostalgici dei cartoni giapponesi degli anni 80: infatti, in vetrina campeggia un Mazinga bello grande che fa capire cosa si trova all'interno del negozio.


  • Sempre nel quartiere Lazzaretto c'è la Borsa del Fumetto, in via Castaldi 23 (Mm1 Porta Venezia e Mm3 Repubblica). Non è specializzato come gli altri due.

    Una volta aveva una sede in via Lecco, una parallela di via Tadino. Confinava con il Borsino del Fumetto, in cui si poteva andare a provare a vendere il proprio materiale. Adesso al loro posto hanno aperto un ristorante cinese (almeno, l'ultima volta che sono passato da quelle parti ho visto un ristorante cinese).

    Anche qui la scelta era più varia, meno di nicchia: vendevano anche comics. Mi ricordo una buona scelta di fumetti belgi. Ho acquistato alcuni numeri di Tintin.

    Allo stesso modo, molte altre fumetterie generaliste di Milano offrono una scelta di qualità e sono molto apprezzate dai cultori della nona arte. Ecco le più rinomate.

  • Star Shop Milano;

  • Alastor;

  • Il Fumetto:

  • Minigulp;

  • Funside Milano:

  • Officina del Fumetto:

  • Il Nuovo Mondo;

  • Supergulp..


    MILANO, LA CULTURA E I FUMETTI (NON SOLO FUMETTERIE)

    Senza dimenticare che tante librerie propriamente dette vendono prodotti di questo tipo. E spesso anche le edicole. Ovviamente, questa parte del discorso non riguarda solo la nostra città.


    Che tra Milano e i fumetti intercorra un rapporto molto stretto lo vede anche da altri elementi.


    Il Corriere dei Piccoli e la produzione per bambini



    Innanzitutto, chi si ricorda il Corriere dei Piccoli? Era un supplemento del Corriere della sera che si rivolgeva ai bambini e pertanto conteneva dei fumetti. Ho scritto “pertanto” perché, come sapete, per molto tempo si è pensato che questo tipo di produzione non riguardasse gli adulti. E qualcuno lo fa ancora.


    Comunque, il succo di questo paragrafo è: il quotidiano meneghino (e, forse, italiano) più prestigioso ha dato molta importanza ai fumetti.


    I murales



    Secondo, si possono ammirare alcuni murales a tema comics. Certo, da questo punto di vista Milano non è Bruxelles o Charleroi. Però si difende bene. Ad esempio, un quartiere è stato riqualificato proprio grazie ai dei murales aventi come soggetto dei fumetti. Li hanno realizzati i ragazzi di WRTS, di cui abbiamo parlato nell'articolo dedicato alla street art.


    La formazione

    Terzo, le scuole di fumetto come quella di via Pordenone o come i corsi che fanno all'Acme.


    Il Museo

    Quattro (ma, probabilmente, il più importante): WOW Spazio Fumetto. Si tratta di un museo dedicato alla nona arte.

    Sul sito ufficiale si può leggere:

    Inaugurato il 1° aprile 2011 alla presenza del Sindaco e dell’ Assessore alla Cultura (...) è il centro del fumetto di Milano. Le sue particolarità lo rendono una realtà unica in Italia, di respiro internazionale, trasversale a media, arti e generi diversi".

    È stato voluto dalla FFF, la Fondazione Franco Fossati, dal cui archivio proviene la maggior parte del materiale del Wow.

    Questo museo ospita mostre molto importanti. Ne ricordiamo una a mo' di esempio: quella sul fumetto in Belgio. Abbiamo scelto questa perché l'ha realizzata in collaborazione con il Centre belge de la bande dessinée di Bruxelles. Infatti, come sapete bene, in questo settore il Belgio è una potenza.

    La sede del Wow si trova in via Campania 12 (MM4 Susa). Questo edificio fu costruito nel 1926 ed era un deposito dell'ATM. Nel 1960 divenne uno stabilimento della Motta. Ma quando questa, nel 1985, chiuse le proprie fabbriche, subentrò il degrado.

    Per fortuna, il Comune di Milano ha fatto degli interventi per recuperare quest'area (in realtà, l'area della fabbrica si estendeva su tutto il quartiere). Il processo di riqualificazione ha riguardato anche il parco ex Motta, che è stato dedicato a Oreste Del Buono.

    L'edificio che ospita il Wow è stato  dato alla Fondazione Franco Fossati nel 2010.


    Se l’articolo vi è piaciuto, iscrivetevi alla newsletter per non perdere i prossimi.

Indietro
Indietro

Perché Milano è la capitale del Razionalismo?

Avanti
Avanti

L’Istituto dei Ciechi di Milano, quasi due secoli di storia